Giustizia è sfatta
C’è un ex capo di Stato, a Parigi, che dopo 14 anni dall’epoca dei fatti e 10 tra indagini e processo, pur proclamandosi innocente rispetto a un reato di finanziamento illecito da 10 milioni di euro durante la sua ultima campagna elettorale, che però non si sono mai trovati e che come è stato riconosciuto lui non ha mai intascato, è stato condannato a cinque anni di reclusione. In primo grado. Non importa se colpevole o innocente, ma in ogni caso nel pieno diritto di ricorrere in appello – cosa che ha fatto - verso una sentenza emessa, oggettivamente, in assenza di prove ineluttabili e di fronte appunto a una negazione dei fatti. Una fattispecie che in qualsiasi Stato che possa definirsi “di Diritto”, aggiunta all’impossibilità da parte dell’imputato di reiterare il reato, alla mancanza di pericolosità sociale e, tantomeno, di rischio che intenda fuggire, consentirebbe a chiunque di attendere in libertà il giudizio di secondo grado. Non a lui. Il prossimo 13 ottobre andrà in carc...