Bastardi senza Storia
Circa 378 anni prima della venuta di Cristo, a Tebe, subito dopo la sconfitta dell’oligarchia che parteggiava per Sparta, fu istituito il cosiddetto “Battaglione sacro”: una compagine militare che oggi definiremmo di élite. Una forza speciale in tutti i sensi, giacché risultava composta da150 coppie di soldati omosessuali e amanti i quali, si riteneva che proprio per proteggere il compagno si sarebbero impegnati ancora di più nel combattere i nemici. Un corpo scelto, che si dimostrò imbattibile per quasi 30 anni, passato alla storia per aver determinato le sorti della battaglia di Leuttra (371 a.C.), nella quale finì col distruggere il meglio delle truppe spartane e dare così inizio alla celebre “egemonia tebana”. Circa 2023 anni dopo la venuta di Cristo, in Italia, un generale dell’Esercito ha pubblicato un libro (si fa per dire), le cui tesi (sempre per dire) su omosessualità, ambiente, immigrazione, scuola, razza e altre amenità, il ministro della Difesa ha correttamente definito «farneticazioni», per poi rimuoverlo dal comando cui era destinato. Il militare è stato quindi sospeso da servizio per 11 mesi da parte delle Autorità competenti, che hanno ravvisato nell’agire di questo libero pensatore con le stellette: «una carenza del senso di responsabilità, una lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata, e una compromissione del prestigio e la reputazione dell'esercito». Com’era quindi evidente che fosse, in un Paese come il nostro un curriculum del genere ha comportato che quest’uomo (di cui volutamente si omette il cognome), l’anno successivo sia stato candidato ed eletto al Parlamento Europeo, nelle fila di un partito oggi ancora al Governo e del quale ha persino assunto l’incarico di vicesegretario federale. Un ruolo – quello di europarlamentare - che oltre a offrirgli ulteriore visibilità, gli consente di alzare continuamente l’asticella delle frasi idiote che caratterizzano il suo pensiero (ancora per dire), tipo l’ultima in ordine di tempo. «Il problema per il riarmo non sono i soldi – ha analizzato competente – ma i soldati per usare le armi. Chi ci mandiamo in guerra – ha quindi proseguito sornione – quelli del gay pride?». Ora, lasciamo stare il fatto che come alto ufficiale dell’Esercito Italiano, quest’uomo che invoca il ripristino delle classi differenziali, dovrebbe sapere che stando ai dati di Polis Aperta – l‘associazione che si occupa di omosessualità nelle Forze Armate – sono circa 20.000 i graduati di tutte le Armi, che dichiarano le proprie legittime, diverse, attitudini sessuali. E ancora, ignoriamo, allo stesso modo, che in qualità di ex comandante operativo, quest’uomo che non considera simbolo di italianità una ragazza italiana, nazionale di pallavolo, in quanto nera di pelle, non ricordi che già nel 2010 il ministro per la difesa protempore (e sempre della sua parte politica) aveva chiarito che: «di per sé l’essere gay non ha alcun valore ai fini della compatibilità con il militare». Ravvisiamo invece con dolore – e non senza un po’ di obiettiva preoccupazione - che dopo aver convinto 97.400 italiani votanti ad acquistare su Amazon i deliri del suo “Mondo al contrario”, ne ha convinti altri 500.000 a mandarlo in Europa. Mezzo milione di persone che lo hanno reso il candidato italiano più votato dopo la presidente del Consiglio in carica. Contrapposti a migliaia di uomini e donne i quali, prima ancora dei potenziali nemici sul campo, devono invece temere i lazzi di un guitto greve e ignorante, resi ancora più gravi dall’aver indossato quell'uomo, per anni, il loro stesso vestito.

Commenti
Questo personaggio è inutilmente seduto (anche se a pieno titolo elettivo) su una poltrona inutilmente creata per rappresentare il nulla.
Un parlamento europeo che non serve a niente se non ad individui di spessore sottilissimo e quindi il soggetto in questione ben ci rappresenta, anche se immeritatamente visto che di tali guitti è pieno il mondo.
Paola B.B. ovvero tua cognata.
Gli unici problemi che intendo ancora sollevare sono che, purtroppo, con le sue farneticazioni invoglia tanto giovani a pensarla come lui (i troppi saluti romani che si vedono ne sono una dimostrazione e la parte politica è sempre quella) e da ultimo che quel fenomeno di "generale" si porta a casa in barba nostra, migliaia di euro al mese che potrebbero essere investiti diversamente.
Per gli acquirenti del suo libro proporrei un soggiorno in Albania nel resort creato dal governo per i migranti così gli eruditi lettori potrebbero meditare sulla parola "contrario" e sul "mondo" che li circonda.
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