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Visualizzazione dei post con l'etichetta Società

L'idiota della porta accanto

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Ormai è destino: quando c'è di mezzo un liceo scientifico a Torino, c'è sempre almeno uno studente che sente l'esigenza di entrare a far parte della cronaca. La volta scorsa si era trattato del liceo “Einstein”, dove un sedicenne si era limitato a prendere a calci e pugni gli agenti di polizia intervenuti a calmare una situazione, si fa per dire, politicamente tesa, mentre nei giorni scorsi la scena, sempre per così dire, se l'è invece presa il “ Peano ”. Alzando l'asticella per raggiungere il quarto d'ora di gloria, infatti, in questo caso un quindicenne ha ritenuto di dedicarsi al suo insegnante di matematica, facendogli scorrere tutta la vita davanti nell'arco di soli quindici interminabili secondi. Tanti gliene sono bastati, infatti, affinché si alzasse dal banco e – di fronte alla classe comprensibilmente impietrita – estraesse muto una pistola dallo zaino, la “scarrellasse” (ossia inserisse il colpo in canna arretrando il caricatore, proprio come si ve...

Quel che resta qui intorno

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Ci sono storie che trascinano nell’abisso tutto ciò che trovano sulla propria strada. Storie personali che diventano collettive e che si incrociano senza mai incontrarsi direttamente, ma soprattutto storie che riflettono i mali del tempo in cui viviamo e non prevedono alcuna risalita dagli inferi, che quell’abisso stesso contiene. Per esempio la storia appena raccontata da una madre ai carabinieri di Moncalieri , alle porte di Torino , che si sono definiti “increduli” talmente è orrenda. Una madre che reclama giustizia per un figlio disabile il quale – se i fatti saranno confermati dalle indagini in corso – sarebbe stato sequestrato da altri quindicenni come lui, la notte di Halloween , per essere poi seviziato, abusato, umiliato e infine abbandonato il mattino dopo come un oggetto inutile e non più funzionante. Un orrore incrociato dalla storia di un altro genitore – un padre – che sempre nelle ultime ore, in provincia di Messina , interpretava invece la giustizia come una resa dei co...

Palla Capestro

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Ci dev’essere qualcosa che davvero non funziona nel mondo dell’informazione, per trattare com’è stato trattato l’omicidio dell’autista pistoiese che accompagnava i tifosi della locale squadra di pallacanestro nella trasferta di Rieti , domenica scorsa, ucciso sulla strada del ritorno da un sasso lanciato da delinquenti, definiti però come membri dell’opposta tifoseria. Partendo dai giornali usciti in edicola lunedì, infatti, quasi nessuno (senza stare a far nomi) riportava la notizia in prima pagina. Come se fosse normale, tanto più parlando di basket, ammazzare le persone a pietrate dopo un evento sportivo. Quei pochi che lo hanno fatto, tuttavia, hanno ritenuto di privilegiare gli «Scontri tra le tifoserie», o «L’assalto al bus», relegando nel cosiddetto “catenaccio” esplicativo dei fatti, sotto appunto il titolo, il dettaglio evidentemente secondario che fosse stato «Ucciso un autista». Qualche titolo in più questa mattina, ma non per esprimere sdegno e dolore, bensì – come se aves...

È un Paese per vecchi

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  «Un limite grosso che ci portiamo dietro da un punto di vista culturale è quello di non aver ancora inserito l’ educazione sessuale quale materia scolastica. Ne abbiamo ancora paura. Si continua imperterriti a contrabbandarla attraverso termini come affettività o emotività. Una pecca, beninteso, che vale per tutti i governi, di tutti i colori, che si sono succeduti da sempre in Italia. Il risultato è che i giovani acquisiscono il concetto di sessualità direttamente dal web, confondendola con la pornografia, dove la rappresentazione della donna viene proposta nei termini a dir poco negativi che tutti conosciamo». Non sono le parole di una invasata e, tantomeno, di una persona dall’atteggiamento indifferente verso l’infanzia e la prima adolescenza. Bensì di Maria Rosa Giolito , storico personaggio della realtà dei consultori familiari torinesi e oggi referente regionale delle strutture piemontesi. L’ho intervistata di recente, per il libro che celebra i 50 anni dalla Legge Istitu...

Buon viaggio!

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Le Scoordinate vanno in pausa, nel senso che da un lato si ricaricano e dall’altro vi danno tregua fino a settembre. Con un resto d’estate che quest’anno risulta purtroppo funestata da stragi stradali come non se ne ricordavano da tempo, ma con un connotato negativo in più e ancora più triste. Il numero di incidenti mortali, anche autostradali, causati da persone ultraottantenni (o addirittura novantenni) ancora caparbiamente al volante. Persone per bene, quasi sempre, oltre che in ottima forma. Ma con i riflessi allentati com’è normale avere a 80 anni. Che cedono improvvisamente, senza dare la possibilità di tornare indietro a chi guida e di evitare il peggio a chi passa in quel posto sbagliato, nel momento sbagliato. Personalmente a quella soglia mancano poco meno di 15 anni, che sembrano tanti, ma non per chi abbia la mia età, o sia ancora più in là e che sa benissimo in quale lampo di tempo siano volati gli ultimi tre lustri. Come pure chi è ormai nel primo cono della terza (o qua...

Liceo Pol Pot

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Lo giuro: avevo deciso che non avrei mai trattato questo argomento, talmente mi fa incazzare. Ho resistito fino a oggi, confortato anche dal fatto che un colosso della sociologia come Chiara Saraceno , nei giorni scorsi, sulle pagine de La Stampa , avesse sorriso sull'ipotesi che la scuola italiana – stando alla vulgata dei “ribelli muti” all’esame di maturità - sia poi così competitiva. Finché, sempre sullo stesso giornale, proprio questa mattina ho cozzato contro la foto in prima pagina (!) – più un’altra mezza all’interno (!) – riproducente l’espressione … di un diciannovenne romano   che denunciava di aver «messo da parte il (proprio) benessere mentale (mica cazzi!)» per colpa di «un sistema scolastico alienante e cieco». È stato lì che ho sentito come una sorta di “chiamata”, cui non ho potuto resistere. Decidendo così di dargli una mano. Caspita, mi sono detto, dev’essergli successo qualcosa di davvero grave per maturare una scelta tanto drastica. Perbacco, per mettere da pa...

Una modesta proposta, per una questione mal posta

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Immaginiamo che siano i bancari, o i dipendenti pubblici, oppure gli operai della Fiat . Immaginiamo che nelle ore centrali del giorno, il caldo per qualche motivo raggiunga – anche nei loro ambienti di lavoro - temperature reputate pericolose per la loro salute. Immaginiamo che i sindacati chiedano, per quell’orario, una sospensione obbligatoria delle attività lavorative. E immaginiamo, che quelle ore … non vengano retribuite, mentre i clienti delle banche, gli utenti degli uffici e le commesse della fabbrica continuano invece a richiedere i relativi servizi, come se nulla fosse. È questo ciò che sta accadendo per i rider – rigorosamente a partita Iva e quindi senza alcuna garanzia e meno che mai tutela - che consegnano i pasti in giro per le città assolate. Quale soluzione i sindacati chiedono appunto il blocco a costo zero per tutti (a guadagno zero per chi subisce il divieto), ma ovviamente le piattaforme non intendono assumersi l’onere economico a indennizzo dei ciclisti, bensì ...

Né Rambo, né rinco

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  Era arrivato a Firenze nel 2023, destinato a un Comando che spetta solo ai migliori. Ma per il generale Pietro Oresta , la strada, era cominciata in salita. Neppure un anno dopo, infatti, il neo comandante della scuola marescialli e brigadieri dell’Arma dei Carabinieri , si era trovato a gestire il corpo senza vita di un’allieva che se l'era tolta per ragioni che qui, almeno, non si ha il diritto di giudicare. Una tragedia che Oresta, già lontano dal gergo circostanziale che si usa in questi casi, aveva affrontato con le parole che si addicono a un padre, prima che a un militare. «Profonda disperazione» era ciò che aveva dichiarato di provare. Una morte non isolata, purtroppo, che resta subdolamente sempre in agguato nei luoghi dove le regole e la disciplina, per quanto dure, a volte all’apparenza assurde, rimangono una componente indispensabile a poter svolgere il proprio lavoro – che non è un comune lavoro - dopo la formazione. Una media di una persona ogni sei giorni, stando ...

Bastardi senza Storia

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Circa 378 anni prima della venuta di Cristo, a Tebe , subito dopo la sconfitta dell’oligarchia che parteggiava per Sparta , fu istituito il cosiddetto “ Battaglione sacro ”: una compagine militare che oggi definiremmo di élite. Una forza speciale in tutti i sensi, giacché risultava composta da150 coppie di soldati omosessuali e amanti i quali, si riteneva che proprio per proteggere il compagno si sarebbero impegnati ancora di più nel combattere i nemici. Un corpo scelto, che si dimostrò imbattibile per quasi 30 anni, passato alla storia per aver determinato le sorti della battaglia di Leuttra (371 a.C.), nella quale finì col distruggere il meglio delle truppe spartane e dare così inizio alla celebre “ egemonia tebana ”. Circa  2023 anni dopo la venuta di Cristo, in Italia, un generale dell’Esercito ha pubblicato un libro (si fa per dire), le cui tesi (sempre per dire) su omosessualità, ambiente, immigrazione, scuola, razza e altre amenità, il ministro della Difesa ha correttamente ...

Rosso vergogna

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Proseguendo nelle cronache dal Paese dei cachi , è di queste ore la notizia che un giudice di pace di una città di provincia del Basso Piemonte – Alessandria – ha emesso la sentenza (probabilmente neppure la prima, sicuramente non l’ultima), che accoglie il ricorso di un automobilista, peraltro sostenuto da una importante associazione a tutela dei consumatori, che nel 2024 era stato multato perché passato col … rosso. Sicuramente un errore di rilevamento, si potrebbe pensare, oppure un caso dubbio di transito tra giallo e rosso? Neanche per sogno: quell’automobilista è passato col rosso. Ed evidentemente, d’ora in avanti, legittimamente se ne potrà anche vantare. Nella motivazione della sentenza, infatti, non si legge che “il fatto non sussiste”, o che il ricorrente “non lo ha commesso”, bensì che la delibera con la quale il Comune aveva deciso di installare l’apparecchiatura era «carente di legittimità poiché il documento - è stato appunto sentenziato - non evidenziava la pericolosi...

Scioperum pax

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  Enzo Maresca , l’allenatore del Chelsea , come tutti gli italiani che si rispettino – soprattutto quelli che lavorano all’estero – ha il cuore buono per natura, per cui gli aveva dato fiducia nonostante il periodo decisamente negativo che sta vivendo. Quindi, tanto più che lo scorso venerdì era pure il suo 24mo compleanno, aveva appunto detto al suo centrocampista senegalese, Niko Jackson ( foto ), di iniziare a scaldarsi. L’avrebbe fatto entrare. Anche io avevo pensato di fare lo stesso. Non certo di sostituire un titolare dei Blues – così come è soprannominato questo tra i più prestigiosi club calcistici londinesi – bensì il contrario. Ossia di concedere una pausa alle consuete critiche rivolte alla sinistra italiana da cui politicamente provengo, cercando un altro argomento. Se non che … 19' minuto del secondo tempo – Chelsea sotto di un goal dopo essere stata in vantaggio sull’ostico Flamenco: l’equipo brasiliano capitanato dall’ex juventino Danilo – Maresca chiama tempo....

Primavera di stoltezza

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Dunque, ricapitoliamo: c’è una città nel mondo che per varie ragioni, tra cui il dettaglio di essere costruita sull’acqua, vive esclusivamente di turismo. La nostra Venezia . Un affare che ruota intorno a circa 25 milioni (!) di visitatori l’anno, con punte giornaliere che arrivano a toccare le 150.000 persone presenti in laguna. La sua particolarità è tale che, potendo, non sono pochi i promessi sposi che chiedono e ottengono di convolare a nozze, dopo essersi messi in posa davanti al ponte di Rialto , per la foto di rito da postare sui social e non più sul desueto comò. Nonostante ciò, è di queste ore l’ultimo delirio in ordine di tempo da parte di una sinistra alla ricerca di sé stessa e non più soltanto senza idee, ma addirittura senza neppure il senso del ridicolo, che sta alzando le barricate – con tanto di comitato del NO d’ordinanza – per un matrimonio. Quello del secondo uomo più ricco del mondo: Jeff Bezos . Una cerimonia per vip che, pur comportando una ricaduta economica no...

Influenza virale

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Franco Cerri (foto) era un jazzista italiano  il quale, più che per il suono caratteristico della sua chitarra, negli anni ’70 aveva raggiunto una grande popolarità, apparendo in televisione immerso per metà in una vasca trasparente piena d’acqua. Il cuore della scena che andava in onda sullo schermo (lo screen ! ), quello cui tutti i telespettatori dovevano rimanere incollati per convincersi della bontà intrinseca di quanto veniva loro proposto (lo score ! ), era la splendida camicia bianca indossata dal musicista con tanto di cravatta. Non lo sapeva Cerri, ma era – o meglio, oggi sarebbe stato - un influencer (!) giacché pur rimanendo muto, interloquiva direttamente col pubblico a mezzo di sorrisi e ammiccamenti. Non un testimonial (!) , in quanto non recitava un copione e infine, non proponendo valori etici, né rivestendo un ruolo particolarmente importante nella società, neppure un ambassador (!) . La sola differenza è che il chitarrista, invece dell’odierno sale Him...

C’era una volta una bambina

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C’è qualcosa che stride nel terribile, ennesimo, omicidio di una donna uccisa dall’ex fidanzato. Non si tratta, però, della sola efferatezza del gesto: Martina Carbonaro - questo il nome della giovane vittima assassinata qualche giorno fa ad Afragola , in provincia di Napoli - sembrerebbe essere stata uccisa a colpi di pietra. E neppure, a risultare ostica alla comune comprensione di una vicenda tragica che non può essere compresa, l’ormai ordinaria banalità del movente: «Non accettavo che mi avesse lasciato». Si tratta invece di un qualcosa che appunto stride, ma che è appunto un’altra cosa. Che lì per lì non si riesce, o non si vuole cogliere, fino a quando l’insistenza della cronaca non ti obbliga a valutare l’età della persona morta – quattordici anni! – ponendola in relazione alla fotografia che della stessa ti viene offerta dai media e che a chiunque potrebbe appartenere, tranne che a una prima adolescente. Nulla di male, si riesce ancora a pensare, se non fosse per quella qual...