Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Propal

Inciampati speciali

Immagine
C’è qualcosa di ancora più disgustoso dell’arroganza e della violenza politica che, nascosta dietro a striscioni inneggianti a terroristi assassini, volgarizza e offende nella piena, rassegnata, accettazione di manifestanti cosiddetti pacifici, sindacati e partiti politici aderenti, una data nella quale si dovrebbe, in silenzio, celebrare soltanto il dolore delle vittime di quegli stessi assassini. Si tratta dell’arroganza ammantata del moralismo di chi pretende di avere ragione, senza neppure immaginare la legittimità di un’altra posizione, quand’anche parzialmente, contraria. Un presupposto di melensa superiorità etica e morale, in conseguenza del quale il mondo intero dovrebbe sentirsi in debito altrettanto morale, per il solo fatto che certi individui esistano. Di sicuro deve ringraziarli la politica in generale, che ormai priva di vergogna, prima ancora di idee, appare impegnata soltanto nella ricerca di testimonial capaci di portare voti. Il sessismo di Vannacci e le occupazioni ...

Partito di testa

Immagine
La nostra preoccupazione è fortissima su quello che sta accadendo in medio oriente. Sin da sabato 7 ottobre abbiamo assunto una posizione di netta, dura e ferma condanna degli attacchi terroristici di Hamas che si sono verificati con violenza efferata nei confronti dei civili israeliani. Non è un caso, è stata una scelta deliberata che ha chiarito, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la vera natura di Hamas: un’entità terroristica che ha in sprezzo la vita. Quando non si hanno idee proprie, purtroppo, capita spesso di dover seguire quelle degli altri. Una conseguenza sempre più frequente in seno alla nostra politica, accentuata dalla necessità sempre più stringente di dover sottostare ad alleanze elettorali indispensabili, per chi vince, a governare e per chi perde a non sparire. Il ruolo di vittima più illustre in questo panorama desolante, da un po’ di tempo a questa parte sembra essere saldamente mantenuto dal Partito Democratico , riuscito nel non semplice miracolo di perdere...

Una vicenda di merda

Immagine
Proprio ieri, per quanto ne comprendessi il senso, biasimavo un commento inserito in calce all’ultimo post sul massacro di Gaza, che accomunava genericamente gli “Arabi” quali persecutori di Israele. Arabi dei quali esistono invece milioni di persone per bene, che vivono ormai in tutto il mondo e che nulla hanno a che vedere coi criminali di Hamas. Poi, nel pomeriggio, la notizia dell’aggressione in un autogrill del milanese di un cittadino francese la cui colpa era indossare la Kippah ebraica, durante la fila per portare al cesso il figlio di sei anni, colpevole a sua volta di non volersi fare la pipì addosso. Lascio a chi legge indovinare il perché di una vicenda che definire “di merda” sarebbe un oltraggio alla merda. Quello che indigna, però, non è la medesima sostanza organica della quale sono composti i quattro, o cinque, coraggiosi paladini di giustizia che si sono distinti in questo nobile gesto, sicuramente fatto per salvare i bambini di Gaza. Bensì la merda, inodore e incolo...

Lo Stato e le canaglie II

Immagine
Un genocidio si definisce come tale quando è finalizzato allo sterminio di un popolo in quanto tale. È stato genocidio tra gli anni ’30 e ’40 del secolo scorso la Shoah , perché i nazisti intendevano sterminare il popolo ebraico in quanto tale: 6 milioni di morti. È stato genocidio quello degli Armeni , posto in essere dall' Impero Ottomano  tra il 1915 e il 1923, perché intendeva sterminare quel popolo in quanto tale: 3 milioni di morti. È stato genocidio quello operato in Ruanda nel 1993 sul popolo Tutsi , perché gli Hutu volevano sterminare quell’etnia in quanto tale: un milione di morti. Lo stato israeliano sta sterminando migliaia di Palestinesi in operazioni di guerra intese a distruggere l'organizzazione terroristica formata da criminali, stupratori, denominata Hamas. Quindi indipendentemente dal fatto che le vittime siano tali, ossia Palestinesi. Motivo per cui non lo si può  definire genocidio e chi usa quel termine sbaglia – alcuni in buona, altri in mala fede – r...

200 volte NO

Immagine
Le polemiche di questi giorni sull’intenzione del primo ministro israeliano di risolvere la vicenda della mancata restituzione degli ostaggi da parte dei terroristi di Hamas , occupando l’intera striscia di Gaza , se da un lato comportano obiettive perplessità anche da parte di chi sostiene le ragioni legittime di uno stato democratico, che si vorrebbe “cancellato dalla carta geografica”, dall’altro ringalluzzisce l'arroganza di personaggi tipo i "200 ebrei italiani“ a suo tempo firmatari di un manifesto che invitava l’Italia a “non essere complice” delle  presunte   nefandezze compiute, appunto, dal Governo Netanyahu . A questo proposito, infatti, vale forse la pena di ricordare, oggi, che tra quei “200” primeggiava Gad Lerner che, guarda caso, ha da poco scritto un libro sul tema per Feltrinelli : “Gaza. Odio e  - bontà sua - amore per Israele ”, assai bisognoso di essere promosso, seguito a ruota dal sempre presente Roberto Saviano , ormai inarrestabile nel dire che ...